Individuare le origini della Pampanella molisana non è semplice, smarrendosi queste ultime nella tradizione del racconto popolare. Si può però affermare con una certa sicurezza, alla luce degli ingredienti e delle modalità di cottura, che si tratti di una ricetta della tradizione pastorale, particolarmente legata alla zona di San Martino in Pensilis.
Originariamente la Pampanella era una ricetta preparata in casa per il consumo in ambito familiare. Preparata principalmente per i pastori, che avrebbero affrontato decine di km giornalieri, veniva cotta dopo essere stata avvolta nei pampini della vite. Con ogni probabilità la Pampanella prende per l’appunto il suo nome, proprio dalle foglie di vite, i pampini.
Si tratta di una pietanza a base di carne di maiale molto speziata, generalmente con aglio e peperoncino, sottoposta, oggi, a cottura in forno che le conferisce una consistenza morbida, un bel colore rosso vivo ed un sapore intenso .
Questa pietanza si presta a essere consumata anche fredda e infatti ancora oggi viene proposta come street food nelle sagre paesane, o come alternativa ai classici panini.
Della Pampanella esiste persino una ode in versi composta dal sammartinese Domenico Zurro che ne esalta la bontà ed il legame con San Martino in Pensilis, unico luogo, secondo l’autore, in cui si conoscano tutti i segreti per renderla irresistibile.
Consigliamo di degustare la Pampanella a San Martino in Pensilis, luogo di tradizione indiscussa, per quest’antica e gustosa specialità.
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