La Ndocciata di Agnone

La Ndocciata di Agnone è senza dubbio la tradizione natalizia legata al fuoco più imponente di Italia.
Essa si svolge per esigenze turistiche il secondo sabato del mese, e all'imbrunire della tarda serata del 24 dicembre, giorno simbolo della tradizione agnonese ed è un appuntamento irrinunciabile per migliaia di turistiche che vengono da ogni dove.
Chi ha la fortuna di assistere a questa spettacolare processione di fiamme e scintille racconta di una lunga e interminabile emozione, poco descrivibile se non vissuta per l'appunto, dal vivo. L'origine della tradizione del fuoco che infiamma la vigilia di Natale del Capoluogo dell'Alto Molise, deriva dalla ritualità pagana diffusissima in tutto il mondo indoeuropeo legata alla scadenza solstiziale invernale. La “Ndoccia” , fonema dialettale che sta per “grande torcia” ha dunque le sue radici nei riti dedicati al sole e al suo ciclo annuale. Le Ndocce hanno anticamente un'altezza di oltre 3 metri e se assemblate assumono la caratteristica forma a ventaglio o a raggiera. Si tratta in questo caso di torce multiple variabili da 2 fino a oltre 20 fuochi.
Esse vengono trasportate da due o più portatori in costume contadino caratteristiche e la storica cappa, un mantello tagliato a ruota con il bavero alto di pelliccia agganciato al collo e di colore nero. Il materiale utilizzato per la fabbricazione della Ndoccia è il legno di abete , scelto per motivi di carattere logistico ma anche tradizionale: è una pianta resinosa di facile combustione ma anche l'albero simbolo del Natale.
Da secoli i protagonisti della Ndocciata sono i portatori; gli uomini che sfilano con le grandi torce ardenti sulle spalle si sfidano da anni a portare quelle più pesanti e la sera della vigilia, all'imbrunire, almeno ottocento tra portatori e figuranti si riuniscono all'ingresso settentrionale di Agnone. Dopo il rintocco della campana più grande della città, il corteo si avvia: davanti a tutti ci sono scene di vita contadina animate soprattutto da donne e bambini, poi.. il fuoco! Iniziano a sfilare i bambini con le Ndocce singole, a volte leggermente più piccole delle misure riservate agli adulti. Dopo le torce singole, ecco quelle a due, subito dopo in tre fin quando arrivano i portatori con i torcioni e poi i ventagli infuocati con 16 fiamme sulle spalle che danzano al centro della piazza, roteando su se stessi simili a pavoni dalla gigantesca coda di fuoco: è L'antico Rito che si ripete.